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“Cinque secondi” di Paolo Virzì

IL SEGRETO LO TROVI MA NON LO VEDI

Trama

Lo sguardo  consumato dal dolore e la barba incolta che copre i segni del tempo sono di Adriano, un avvocato che ha assistito all’annegamento di sua figlia rimanendo incapace di muoversi per cinque secondi. Allora si rifugia in una casa della campagna toscana per evitare qualsiasi contatto umano, tranne quello con l’unico figlio rimasto a cui invia un messaggio al giorno, senza mai ricevere risposta. L’arrivo di un gruppo di giovani amanti della natura e pieni di progetti per migliorare il paesaggio, costringe Adriano a riattivare la circolazione del sangue e a riparare la colpa, dedicando a una giovane incinta le attenzioni di padre che non può più dedicare alla figlia scomparsa.

A chi?

Agli adulti che sanno entrare in simbiosi con il senso di colpa ma riescono a rimanere ottimisti.

Perchè?

Per vivere la metamorfosi di un uomo devitalizzato da un terribile errore che riesce a tornare in contatto con il mondo e a vedere il calore del sole dopo anni di gelo.

Lo stile

La sceneggiatura e l’interpretazione sono forme potenti che costruiscono una realtà che risucchia nel suo vortice lugubre e luccicante  non solo la percezione. Si riesce a vedere ciò che non è mostrato: il palpitare buio del significato nascosto dietro quei cinque secondi fatali.

Da vedere

Per provare il taglio del senso di colpa, sentirne la ferita profonda e cicatrizzare ogni paura proprio quando è possibile aprire un varco sull’invisibile ragione dell’errore.

Immagine di “Cinque secondi” di Paolo Virzì. Immagine utilizzata a scopo di critica e discussione.

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