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“Grande ragazza piccola città” di Michelle Gallen

LA TRISTEZZA NON FRIGGE

La storia

Majella, 27 anni, abita in una cittadina dell’Irlanda del Nord. Trascina una vita zoppa, senza più il padre,  con una madre quasi sempre persa nell’alcool  con cui divide la casa. Passa la maggior parte del tempo lavorando in una friggitoria, luogo di raccolta di clienti strambi e sgarbati. Il resto del tempo lo passa guardando Dallas, abboffandosi di cibo unto e usando droghe di varia natura per sedare il mal di vivere. Quando la nonna muore e le lascia un terreno in eredità, si apre uno spiraglio.

A chi?

A chi ha dai 25 anni in su e vuole sentire la consistenza di una vita appiattita dall’incuria che riesce alla fine a catturare un fremito di ribellione

Perchè?

Per entrare sotto la pelle di un personaggio femminile unico, schiacciato dalla sofferenza e dalla solitudine, che si nasconde nel grigiore di una vita apparentemente immobile

Lo stile

La prosa si esprime con crudezza, volgarità, tenerezza e drammaticità; riproduce l’oralità nei dialoghi  che ti incollano alle parole e a tutti coloro chi le pronunciano

Da leggere

Per incontrare Majella, un personaggio irritante, spesso disturbante che sopporta la vita senza avere speranza. Ma che, alla fine, ti insegna che chi è fermo non ci resta per sempre.

Immagine di Grande ragazza piccola città di Michelle Gallen, editore Keller. Immagine utilizzata a scopo di critica e discussione

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